Possiamo definire la paura come “uno stato emotivo che consiste in insicurezza, smarrimento e ansia di fronte ad una cosa o a un fatto che sia o si creda dannoso”.
Questa definizione presa dal dizionario descrive solo ciò che la paura provoca nell’uomo, tralasciando la sua funzione principale: quella di segnalatore. Ma che cosa segnala la paura?
La paura, insieme alla rabbia, costituisce secondo la psicologia dei bisogni umani, la base dei segnalatori di sicurezza. In particolare la paura segnala la presenza di una minaccia, abbastanza vicina a noi, che potrebbe rivelarsi un pericolo o un ostacolo per la soddisfazione di un bisogno. Qundi la paura permette di segnalare tutti gli stimoli, le situazioni o le persone che sono ritenute fonte di pericolo e permette di attivare comportamenti di risposta e difesa che possono essere identificati nel fuggire, nel combattere o nel fingersi morto.
Il segnale della paura ha permesso da sempre all’uomo, e continua tutt’ora a farlo, di conoscere il proprio ambiente di vita mantenendosi in un’area di sicurezza e, soprattutto, di adattarsi ad esso. Ma per poter apprendere dalle proprie paure e trovare una strategia che ci permetta di affrontare una situazione è necessario riconoscerle, accettarle e condividerle con gli altri. Tutto ciò continua ancora oggi a non essere fatto, mentre si persevera ad adottare un comportamento che tende a nasconderle ed evitarle.
Un uomo che nasconderà al mondo, ma soprattutto a sè stesso, le proprie paure alla fine sarà comandato da esse e finirà che esse guideranno la sua vita.